AMERICA STATI UNITI

Miami

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Oggi vi voglio parlare di Miami, la famosa città della Florida che abbiamo visitato qualche anno fa senza figli. A mio avviso è una città che piace o non piace, non credo ci sia una via di mezzo, un po’ come tutte le grandi città moderne.  Noi l’abbiamo visitata, insieme ad altri luoghi della Florida, come ultima parte di un tour che ci ha portato alla scoperta degli Stati Uniti.

Vi racconto ciò che abbiamo fatto e le nostre disavventure. Il viaggio è stato svolto nell’agosto 2010. Miami è oggi raggiungibile con voli diretti in partenza dall’Italia.

7 agosto – 1^ giorno, arrivo a  Miami

Dopo uno scalo a Houston, arriviamo dalla west coast,  atterriamo finalmente a Miami, il cielo è un po’ grigio ma dall’aereo si vedono tutti i grattacieli, che meraviglia.

Ritiriamo la valigia, che anche questa volta c’è, e con uno shuttle ci dirigiamo al noleggio auto. Rispetto a noi gli autonoleggi sono sempre un po’ fuori dall’aeroporto. Da casa avevamo prenotato con e-noleggio una macchina economy ma Vincenzo decide di farsi un regalo e chiede l’upgrade per la Mustang, la decappottabile americana.

È bellissima, tutta bianca con la capotte nera. Per pochi attimi la sfruttiamo uscendo dall’aeroporto perché poi comincia a piovere. direzione albergo a south beach per fare il check in.

L’albergo è carino, hai il parcheggio ( a pagamento)  ma da internet sembrava meglio, soprattutto la stanza.. Ci prepariamo per uscire e nel frattempo ha smesso di piovere. Siamo vicini ad Ocean drive ed usciamo a piedi, si susseguono ristoranti con luci colorate, musica dal vivo e cocktail grandi quanto un cestino da ufficio! Tutti offrono mille promozioni ma attenzione perché poi vanno aggiunte le tasse ed anche la gratuity “mancia obbligatoria” pari al 17% del totale ( proprio una voce del conto aggiunta nei vari ristoranti durante il nostro viaggio).

Scegliamo uno fra i tanti ristoranti  proposti dove la cucina non era male ma le porzioni non rispecchiavano certo l’abbondanza americana vista nella west coast, i miei gamberi al curry erano cinque e per fortuna c’era un po’ di riso per contorno! Anche a Vincenzo non è andata meglio.. gamberi fritti con patate.. sempre cinque!

Dopo cena decidiamo di prendere l’auto e di girare un po’ per la città , percorriamo tutta Ocean drive, Collins avenue e giriamo per South beach. Troviamo parcheggio e ci fermiamo ad Espanola way, una strada pedonale con ristoranti, negozietti e bar. Un gelato e qualche acquisto prima di concederci un po’ di riposo. Ricordo con piacere questo luogo perchè l’ho trovato davvero caratteristico.

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8 agosto – 2^ giorno a Miami

I programmi di oggi erano proprio altri.. dopo colazione decidiamo di prendere l’auto per andare a fare il duck tour, un tour per la città su un mezzo terrestre/anfibio ma troviamo una brutta sorpresa.. Questa notte ci hanno rubato in macchina nel parcheggio a pagamento dell’hotel: manca il gps, l’unica cosa rimasta in auto nel cassetto. Avvisiamo in reception e subito chiamano la polizia che dopo pochi minuti è da noi. L’auto fortunatamente non è stata danneggiata ma ancora non ci spieghiamo come abbiano fatto visto che l’auto era chiusa e così l’abbiamo trovata. La poliziotta nota che la telecamera dell’hotel è proprio puntata sull’auto.. che fortuna! Peccato che non ci sia la registrazione! Strano, eh? Anche per la polizia una strana coincidenza… Aspettiamo arrivino CSI per i rilievi delle impronte (proprio come si vede nei film) e poi possiamo utilizzare l’auto.. con la guida e un paio di mappe decidiamo di raggiungere il market di Key Byscane, comincia a piovigginare di nuovo. Parcheggiamo a 10 $ (tutto il giorno)  in un parcheggio sicuro e vicino, evitiamo il parcheggio pubblico con i parcheggiatori abusivi che non appena ci fermiamo vogliono venderci un ticket contraffatto per 6 $.. Ma siamo ancora negli Stati Uniti o abbiamo cambiato paese??!!

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Decidiamo di non farci rovinare la giornata e curiosiamo tra i vari negozietti, giro da Bubba Gump, Hard rock café e pranzo!

Proseguiamo il nostro viaggio alla scoperta di Miami per Little Havana, ha smesso di piovere e possiamo abbassare finalmente la capotte in macchina anche se fermi ai semafori non mi sento molto sicura e tranquilla.

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Rientriamo per una pausa e un po’ di relax in hotel poi usciamo per un giro nei negozi, piove ancora e non accenna a smettere. Per cena finalmente c’è una tregua, ci concediamo una pizza dai fratelli La Bufala ed un ultimo giro in auto per ocean drive. Siamo alla terza settimana di viaggio ed abbiamo voglia di un po’ di sapori di casa.

Facciamo i bagagli ansiosi di lasciare domattina la città. Ci attendono le Everglades e poi le isole Keys.

conclusioni:

Mio marito era già stato in questa città, per me è stata la prima volta ma non abbiamo, anche causa imprevisto,  avuto il tempo di approfondire la visita. Sicuramente i locali che si affacciano fronte strada sul mal mare sono affascinanti così come la lunga spiaggia ma trovo sia una città che non rispecchia molto il mio ideale di viaggio poiché preferisco luoghi più nascosti e meno modaioli. Tuttavia era una tappa di passaggio per proseguire  fino alle Keys

Magari se dovessi essere in zona ci tornerei per provare a ricredermi  🙂 . Il bello di queste città è che sono in continua evoluzione e magari in un nuovo viaggio dove anche il sole fa capolino  potrei guardarla con nuovi occhi 👀

 

36 thoughts on “Miami

  1. Incredibile la storia dell’auto! A me avevano detto che c’era un modo per aprire l’auto con un telecomando universale e di stare attenti a lasciare le valige in macchina, ma si sa in un on the road è impossibile non lasciare qualcosa durante le varie tappe

  2. Non ci sono mai stata quindi non saprei dirti. Ma capisco la tua sensazione e sicuramente l’imprevisto che vi sono entrati in macchina ha contribuito parecchio! Io ho in mente le immagini dei film e serie TV.. a priori mi incuriosisce molto!

  3. La vicenda del furto mi ha davvero colpita. Ma davvero mancava proprio quel pezzo di registrazione? E’ pazzesco e sembra fatto ad arte da qualcuno vicino vicino alla recepion…
    🙁

  4. Noi l’estate scorsa siamo stati in California e la prossima volta (tra qualche anno… Visto i costi americani) vorrei fare LA Florida… Mi attrae un sacco.

  5. Ciao, sto guardando una serie ambientata proprio a Miami (Jane the virgin) e mi incuriosisce molto come città! Mi dà l’idea di un crocevia di culture e tradizioni, anche se forse è più giusta la tua impressione ed è la classica metropoli americana!

  6. io invece credo, seppur non essendoci mai stata, che Miami rispetti molto la città che preferisco… ovviamente credo sia più un viaggio da fare con le amiche, piuttosto che con la famiglia, ma spero un giorno di andare!!!!

  7. Ma pensa te eravamo a Miami nello stesso periodo e lo stesso anno. Comunque hai ragione tu Miami o la ami o la odi. A me è piaciuta molto.

  8. A me ispira come città, mi sentirei un po’ in un telefilm visitandola, certo che il vostro telefilm era quello sbagliato!! Sei brava ad aver voglia di tornare, sarà che sono passati già un po’ di anni, io ci metto un po’ a riprendermi dalle delusioni di viaggio!

  9. La tua disavventura non ha aiutato… vorrei andare anch’io a Miami, anche se ho letto diverse opinioni discordanti sulla bellezza della città

  10. Da ragazzina ero fissata con la Florida perché era da lì che provenivano i miei cantanti preferiti, ovvero i Backstreet Boys.. Ora che sono cresciuta e le boyband non fanno più per me, sinceramente sono più curiosa di scoprire altri luoghi dell’America più profonda…

  11. Mio marito vorrebbe visitarla, io avrei altre priorità e quindi gli ho fatto leggere il tuo post che rispecchia le mie aspettative.. risultato… ognuno è rimasto della propria idea. Abbiamo comunque apprezzato entrambi il tuo post.

  12. Sono stata anche io due volte a Miami. Miami e’ particolare e un po’ “tamarra”, tuttavia non mi e’ dispiaciuta anche se ammetto che e’ l’unico posto in cui non mi sono sentita sicura al 100% in effetti… Parcheggiando l’auto per cenare all’Hard Rock Café abbiamo incontrato anche noi i parcheggiatori abusivi che avevano appena rifilato un biglietto del parcheggio contraffatto a una coppia francese che ci ha chiesto dove avessimo fatto il biglietto (noi l’avevamo fatto alla macchinetta, che richiedeva il numero di targa) e quanto avevamo pagato dato che a loro erano stati chiesti 15 dollari!

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