Parecchi anni fa sono stata in visita a Bruxelles e vi avevo lasciato alcuni suggerimenti su cosa non perdere fermandosi poche ore in città. Questa volta il mio viaggio è stato un pochino più lungo ed ho avuto a disposizione due giorni, quasi completamente pieni, per scoprire la città. Di seguito un itinerario su cosa non perdere a Bruxelles in due giorni.
Giorno 1 – mattina –
Avendo poco tempo a disposizione consiglio di partecipare a un free tour del centro storico, sono diverse le guide che li organizzano in diverse lingue e si possono prenotare con anticipo. La particolarità di questo tour è che, a fine passeggiata, sarete voi a decidere quanto riconoscere alla vostra guida come compenso.
Ho ritenuto l’esperienza molto interessante dato che mi ha permesso di scoprire alcune curiosità ed informazioni che altrimenti non avrei scoperto leggendo una guida cartacea o cercando informazioni di viaggio su Internet. I consigli di persone che vivono sul posto e l’esperienza di una guida sono sempre aspetti preziosi durante un viaggio.
In questo tour abbiamo toccato i principali punti del centro storico, l’itinerario è molto simile a quanto avevo visto in una manciata di ore tanti anni fa.
Per chi non ho modo di partecipare a questi tour lascio alcune indicazioni su cosa non perdere a Bruxelles e sulle tappe principali della visita:
Il punto di partenza è la Grand Place in cui splendidi palazzi incorniciano la piazza; in occasione di Ferragosto l’intera superficie diventa uno splendido tappeto fiorito.
Si affacciano sulla piazza le case delle corporazioni che mostrano i diversi simboli riconoscitivi del mestiere ed il palazzo del re, il monarca non vi hai mai abitato ma lo utilizzava come base d’appoggio in occasioni speciali per assistere alle cerimonie che si svolgevano in piazza.
Nella Grand Place aveva luogo il mercato e le piccole vie che la raggiungono hanno mantenuto i nomi di ciò che le bancarelle esponevano in vendita: abbiamo la via del mercato dei formaggi, delle erbe, etc ..
Proseguendo la passeggiata non si può perdere la statua simbolo di Bruxelles: il Manneken-Pis anche noto come bimbo che fa pipì. Sapete che vanta un notevole guardaroba? Molto spesso cambia infatti l’abito e in alcune occasioni più volte al giorno! C’è una persona dedicata che si occupa proprio di questo.
Il bimbo ha anche una sorellina e un cagnolino che si trovano in altri punti della città.
Passeggiando per la città sono diversi i murales che fanno capolino e che coprono quelle che sono chiamate le pareti chiuse, piccole pareti di edifici senza finestre, spesso spalle laterali delle costruzioni.
Anche la chiesa di San Nicola merita una visita, non è molto grande ma graziosa. Si trova all’angolo in un crocevia da cui partono alcune vie ricche di friggitorie e gaufrerie.
Durante il tour ci hanno fornito alcune indicazioni su prodotti tipici da assaggiare e quali locali preferire. Siamo passati anche di fronte alla borsa ed attraversato le gallerie reali, ricche di cioccolaterie.
La visita è terminata dinanzi alla cattedrale della città dedicata a Saint Goudule e san Michele.
– pomeriggio –
Al termine del tour ci siamo diretti a piedi, attraversando il parc de Bruxelles , nella parte moderna della città verso il quartiere del parlamento europeo.
Durante il weekend non è possibile assistere alle sedute del parlamento, abbiamo fatto un giro nella zona e visitato il parlamentarium, esposizione che racconta la storia dell’Unione Europea con diverse attività interattive. L’ingresso è gratuito su prenotazione. L’audioguida in italiano permette di ripassare la storia e di scoprire tante curiosità sull’Unione Europea.
Assolutamente consigliabile anche per i ragazzi. Diverse sono le installazioni interattive che potrebbero piacere anche ai bambini in età scolare.
La tappa successiva è il museo del fumetto dove ho incontrato i miei amati puffi. Un piacevole ricordo dell’infanzia. Con la Bruxelles card sono diversi i musei visitabili gratuitamente, consiglio di scegliere in base al vostro interesse. Interessante anche il museo degli strumenti musicali.
Dopo aver macinato chilometri a piedi un break con le specialità tipiche è doveroso.
Per la sera consiglio di prenotare un ristorante che propone specialità tipiche e di non mancare la visita in una birreria; per gli appassionati di birra, durante il giorno, è possibile prenotare una visita guidata comprensiva di degustazione!
Giorno 2 – mattino –
Per l’orario di apertura abbiamo raggiunto l’atomium, simbolo della città di Bruxelles. Ve ne parlerò in un post dedicato.
Dopo la visita, a poche fermate di autobus, la tappa successiva è la chiesa del sacro cuore, davvero imponente. Rimane leggermente decentrata rispetto alla parte storica della città ma vale assolutamente la pena visitarla.
L’ingresso in chiesa è gratuito, occorre invece un biglietto per salire sulle torri panoramiche e raggiungere il piano superiore della chiesa dove è allestita una mostra e da cui si può ammirare la navata dall’alto.
– pomeriggio –
Rientrando verso il centro tappa immancabile è il choco story Museum dove, con un’audioguida, si può ascoltare la storia del cioccolato e scoprirne diverse curiosità. Ad orari prestabiliti è possibile assistere a una dimostrazione con un maestro cioccolatiere, non manca l’assaggio della pralina.
Al momento non erano ancora attivi, come in periodo pre covid, tour specifici sul cioccolato o dimostrazioni/laboratori in alcune cioccolaterie che precedentemente lo prevedevano; probabilmente riprenderanno con la stagione estiva.
Noi abbiamo fatto il nostro tour personale tra le gallerie reali e le via del centro dove, tra acquisti ed assaggi, ci siamo sbizzarrite.
Purtroppo il nostro tempo in città è terminato dovendo ripartire per l’aeroporto. Qui un consiglio su come raggiungerlo.
Come spostarsi in città
La città è ben servita da metropolitana, tram e pullman. Abbiamo scoperto che nei giorni in cui l’inquinamento è elevato si sale sull’autobus gratuitamente poiché alcune zone non sono accessibili con i mezzi propri!
Bruxelles card
Per chi ha intenzione, come noi, di visitare alcuni musei e di spostarsi con i mezzi pubblici la soluzione più conveniente è la Bruxelles card. Ne esistono più versioni: una solo per i musei e l’altra comprensiva dei trasporti oltre ad opzioni che includono specifiche attrazioni.
La durata è di 24, 48 o 72 ore. Sono inclusi viaggi illimitati sui mezzi di trasporto pubblico, l’ingresso gratuito in molte attrazioni e lo sconto per le attività non comprese.
Facendo un breve conto è davvero conveniente.
Ricordate che con i mezzi pubblici non si può raggiungere l’aeroporto di Charleroi, è attivo un servizio di pullman gran turismo o la navetta condivisa.
Le informazioni su Bruxelles, non sono finite! Presto vi racconterò cosa mangiare in città!
Bruxelles è una delle capitali che più mi sono piaciute! L’ho visitata in inverno durante il ponte dell’Immacolata tantissimi anni fa ma ancora la ricordo molto bene. Il Museo del Fumetto non l’ho visitato però, la prossima volta non me la perderò!
Ciao Julia! A Bruxelles ci sono stata un secolo fa. Mi accorgo di quanto è cambiata da questo tuo articola, che stimola la mia curiosità a tornarci! Grazie mille per le tue dritte. ne farò tesoro
Sai che mi piacerebbe molto visitare Bruxelles e magari abbinarci la visita a Bruges o Gand? Hai ragione i free walking tour a spasso per la città sono utili e molti interessanti. Li abbiamo utilizzati per due volte per visitare Cracovia: è un’esperienza davvero consigliata!
Mi piacerebbe visitare Bruxelles, ci sono parecchi voli low cost che arrivano alla città ed è un pò che penso di partire anche solo per due giorno come te. Mi salvo il tuo itinerario!